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Nei Paesi occidentali il 5% della popolazione è colpita da asma.
Questa malattia è caratterizzata da difficoltà respiratorie. Il malato d'asma soffre di attacchi di soffocamento, le crisi asmatiche, che sopravvengono spesso di notte: durante questi atacchi ha, soprattutto, difficoltà a espellere l'aria dai polmoni.
L'asma si verifica quando la muscolatura liscia dei bronchioli si contrae d'mprovviso venendo a contatto con una sostanza estranea presente nell'aria.
Prima dei 30 anni gli attacchi sono per lo più indotti da una reazione allergica, come ai pollini ma anche a particolari alimenti.
Oltre i 30 anni la causa più frequente è invece il contatto con irritanti dovuti all'inquinamento, ma anche a virus e batteri per esempio da raffreddore e bronchite.
pollini e altri allergeni provocano il rilascio di istamina e bradichinina, sostanze che causano gonfiore, secrezione mucosa e spasmi dei bronchioli. Il restringiento di questi ultimi ostacola l'espirazione.
I principali sintomi sono:
Spesso accompagnati da sudorazione, tachicardia e grave affanno.
Gli attacchi molto intensi possono essere fatali.
Un'alimentazione ricca di frutta e verdura fresche aumenta le capacità antiossidanti dei polmoni nei confronti di irritanti e allergeni e limita la sensibilità alle sostanze nocive inalate.
Gli studi epidemiologici rivelano che i soggetti asmatici hanno generalmente concetrazioni ematiche di vitamina C inferiori alla norma.
Arance, pompelmi, fragole, lamponi, peperoni, brassicacee e altri ortaggi a fogli averde, patate dolci e prezzemolo sono tra gli alimenti più ricchi di vitamina C.
Un elevato apporto di questi cibi aiut a proteggersi dall'asma causata dall'nquinamento ambientale.
Il selenio è utile per attivare l'enzima glutatione perossidasi che concorre a sua volta alle reazioni antiossidanti a livello polmonare.
I cibi ricchi di selenio sono noci del Brasile e pesci oleosi.
Frutta, ortaggi, cereali e latte forniscono magnesio, sostanza che concore al rilassamento della muscolatura liscia dei bronchioli e che è risultata carente in alcuni soggetti asmatici.
L'omega 3 contenuto nelle aringhe, nello sgombro, nel salmone e in altri pesci oleosi riduce al minimo il rischio di asma nel bambino. Gli acidi grassi di questi pesci ridurrebbero le sostanze infiammatorie coinvolte nelle reazioni asmatiche del polmone.
Eventuali cibi nei confronti dei quali si riscontri allergia o ontolleranza anno eliminati dalla dieta:
Eseguire i vari preparati quotidianamente.