Glossario botanico delle erbe e piante officinali

Nomenclature e terminologie botaniche, farmacologiche e terapeutiche, usate nelle  pagine di Gaiavita.it.

Acaule

pianta con fusto aereo brevissimo. Solitamente con foglie ravvicinate e addossate al suolo; solo i peduncoli fiorali sono eretti. Può avere un fusto sotterraneo
(es. margheritina, tarassaco).

Achenio

frutto secco indeiscente che non si apre spontaneamente, contenente un solo seme
(es. achenio di fragola).

Aciculare

fusti ricoperti, sull'epidermide, da piccole spine corte e tenere
(es. rosa canina).

Actinomorfo

fiore regolare a simmetria raggiata.

Aculeo

escrescenza acutissima, pungente, dritta o ricurva, che si trova sui fusti di alcune piante.
L'aculeo, a differenza della spina, si stacca facilmente, avendo origine dall'epidermide e da altri tessuti superficiali
(es. aculeo della rosa).

Acuminato

appuntito; che termina improvvisamente con una punta allungata e flessibile
(es. foglia di olmo).

Acuta

termina appena appena a punta, al contrario di acuminato ove il restringimento è improvviso.
(es. foglia di plantago lanceolata L.)

Aderente

che non si lascia staccare da altri organi vicini, in particolare, degli ovari di alcune piante, immersi in un ingrossamento del fusto o ricettacolo
(es. melo, nespolo, pero, rosa canina).

Adipogenico

favorisce l'accumulo dei grassi, quindi l'estendersi dei tessuti adiposi, spesso per apporto di liquidi. L'opposto di dimagrante.

Afrodisiaco

accresce la potenza o il deisiderio sessuale; nessuna pianta è afrodisiaca.

Ago

foglie di molte conifere
es. pino marittimo, pino silvestre

Ala

a) nome dei petali laterali dei fiori delle Papilionacee
(es. ginestra);
b) lembo verde a lato del picciolo del fusto come proseguimento della lamina della foglia
(es. consolida maggiore).

Alato

fusto o picciolo bordato da un'ala.

Albero

termine convenzionale che definisce una pianta perenne, legnosa, con fusto dritto, colonnare, che solo a qualche metro di altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie
(es. betulla, quercia).

Albume

tessuto contenente nutrimento utile all'embrione al momento dello sviluppo; sostanza di riserva.

Allergizzante

dotato della proprietà di provocare nell'uomo reazioni allergiche, più o meno violente.

Alofite

piante caratteristiche di suoli salati.

Alterno

il disporsi delle foglie sul fusto a diversi livelli alternativamente da una parte e dall'altra. Se le foglie si trovano su due file longitudinali, sono alterne-distiche.

Alveolata

superficie disseminata di piccole depressioni irregolari denominate alveoli
es. tegumento del seme di rosolaccio.

Amaro

stimola l'appetito e attiva le funzioni gastriche. Gli amari, o le piante amare, sono anche aperitivi e tonici, spesso febbrifughi. Il loro nome è dovuto al loro gusto.

Amento

infiorescenza simile ad una spiga, generalmente pendula, spesso formata da fiori unisessuati
(es. amenti maschili del nocciolo, amenti maschili e femminili del salice bianco, pioppo).

Amplessicaule

foglia senza picciolo, che con la sua base abbraccia in parte o interamente il fusto (es. borragine).

Analettico

eccita momentaneamente l'attività cardiaca (v. anche Stimolante).

Analgesico

allevia e fa diminuire il dolore.

Androceo

complesso degli organi maschili (stami, dal greco stémon: filo) di un fiore.

Androgino

infiorescenza a spiga, con fiori maschili e femminili sullo stesso peduncolo.

Anestetico

elimina la sensibilità. La sua azione può essere locale o generale, in questo caso anche la coscienza viene diminuita, o perfino annullata.

Angiosperma

piante dotate di un ovario contenente gli ovuli. Il frutto deriva dall'ovario o da altre parti del fiore. I semi, nel frutto, derivano dagli ovuli e rimangono protetti nel frutti fino alla loro maturazione (es. ciliegio, melone, pero, pesco).

Angolato

con angolature in sezione trasversale.

Annuale

pianta che nasce, si sviluppa, fruttifica e muore nell'arco di un anno. La riproduzione avviene soltanto attraverso i semi.

Antalgico

combatte il dolore, agendo sia sull'organo infiammato, sia sul sitema nervoso centrale.

Antera

parte rigonfia superiore degli stami, che contiene cellule generatrici dei granelli di polline, che formeranno i gameti maschili. E' divisa in 4 tasche polliniche che formano poi 2 logge, per confluenza.

Antianemico

combatte l'anemia con l'apporto di vitamine e di minerali (ferro) che aiutano il sangue a ricostruire i globuli rossi.

Antiasmatico

contro l'asma, malattia che presenta difficoltà di respirazione.

Anticefalalgico

possiede proprietà sedative che alleviano specialmente i mali di capo.

Anticellulitico

combatte le infiammazioni dei tessuti sottocutanei, dovute ad accumulo di sostanze grasse in determinati punti del corpo (cosce, fianchi).

Antidiabetico

abbassa il tasso di glucosio nel sangue (v. anche Ipoglicemizzante).

Antidiarroico

combatte la diarrea per mezzo sia di azioni astringenti, assorbenti e disinfetttanti, sia sedative dell'intestino.

Antidoto

controveleno.

Antielmintico

fa espellere i vermi dall'intestino (v. anche Vermifugo)

Antiemetico

previene o reprime il vomito di origine nervosa.

Antiemorragico

ferma l'emorragia favorendo sia la chiusura dei vasi capillari sia la coagulazione del sangue.

Antifermentativo

contro le eccessive o anormali fermentazioni gastrointestazionali.

Antiflogistico

riduce le infiammazioni opponendosi alle reazioni naturali dell'organismo (v. anche Antinfiammatorio).

Antigeni

sostanze capaci di riprodurre nell'organismo anticorpi

Antigottoso

combatte la gotta, sia rallendando la formazione dell'acido urico, sia abbassando il tasso di acido urico nel sangue. Una pianta velenosa, il Colchico, sembra abbia efficacia contro questo disturbo. Va usata sotto il controllo medico.

Antiidrotico

sostanza utile per combatere l'eccessiva sudorazione.

Antiisterico

efficace contro i fenomeni nervosi dell'isterismo.

Antilatteo

riduce la secrezione lattea (v. Galattofugo).

Antilitiasico

ostacola la formazione dei calcoli nelle vie biliari o urinarie, o contribuisce a dissolverli.

Antimicotico

combatte la proliferazione di microorganismi di origine fungina.

Antinevralgico

combatte i dolori localizzati sul percorso dei nervi sensitivi. Vi sono antinevralgici specifici, come l'essenza di garofano che, applicata esternamente, allevia i dolori dentari.

Antinfettivo

uccide i microbi o ne impedisce lo sviluppo, evitando il contagio (v. anche Antisetico).

Antinfiammatorio

riduce e contrasta gli effetti delle infiammazioni che possono manifestarsi sulla cute, sull'apparato boccale, nelle vie respiratorie, urinarie, nelle articolazioni. Secondo i casi possono essere usate diverse piante (v. anche antiflogistico).

Antiparassitario

distrugge tutti i parassiti (insetti, acari, vermi).

Antipiretico

combatte la febbre e ne previene gli accessi.

Antiscorbuto

contro lo scorbuto, malattia dovuta a deficienza di vitamine, in particolare la vitamina C.

Antisettico

sostanza che previene l'insorgenza delle infezioni uccidendo i microbi e impedendo lo sviluppo, evitando il contagio: serve a disinfettare le ferite e certi organi. L'eucalipto e il pino sono antisettici delle vie respiratorie.

Antispasmodico

sostanza che calma gli spasmi muscolari diminuendo le contrazioni violente, attenua la eccitabilità, mitiga le convulsioni, esercitando azione sedativa sul sistema nervoso (v. anche Spasmolitico).

Antisudorifero

diminuisce la secrezione del sudore.

Antitosse

calma la tosse e le irritazioni della faringe.

Antiulcera

migliora le condizioni delle ulcere del sistema digerente, sia abbassando il tasso di acidità, sia proteggendo le mucose.

Antiurico

combatte e previene la formazione di acido urico.

Aperitivo

contiene principi amari che stimolano l'appetito e predispongono le operazioni digestive.

Apetalo

a) fiore sprovvisto di petali, detto anche monoclamide;

b) sottoclasse comprendente 9 famiglie di piante dette anche monoclamidi
(es. betulla, castagno, noce, nocciolo).

Apicolato

organo vegetale che termina con una punta corta, morbida, non pungente (es. il baccello del fagiolo).

Appendice

prolungamento secondario di alcuni organi vegetali (es. lo sperone che prolunga la corolla dell'aquilegia, della speronella o della viola mammola).

Appendicolato

provvisto di appendice.

Aracnoide

a forma di ragnatela o di rete.

Arbusto

pianta perenne, legnosa, ramificata dalla base, non raggiunge 3-4 m. di altezza. La massa dei rami predomina sull'asse principale, il fusto primario non supera in dimensioni i fusti secondari e la pianta ha un aspetto cespuglioso
(es. bosso, ligustro, mirtillo, ribes).

Areale

area entro la quale una specia cresce spontanea.

Arillo

involucro di cosnistenza polposa che avvolge il seme di certe piante
(es. Tasso).

Aristato

con prolungamento setiforme o spinoso.

Aromatico

contiene olii essenziali molto profumati. Le piante aromatiche sono toniche e stimolanti, talvolta stomachiche.

Articolo

parte di organo vegetale che si distingue da altre parti simili, contigue, per mezzo di una strozzatura
(es. fusti e rami di garofan, rizoma di sigillo di Salomone).

Ascella

angolo interno formato tra un picciolo e il fusto o tra in ramo e una branca. All'ascella delle foglie solitamente si forma una gemma ascellare.

Ascellare

organo il cui punto di inserzione è collocato all'ascella
(es. un fiore, se è posto all'ascella di una foglia è detto ascellare, mentre se si trova al termine di un ramo, è detto terminale.

Ascendente

si dice di un organo, generalmente di un fusto, che da orizzontale si innalza in posizione quasi verticale
(es. ballota).

Asettico

privo di germi patogeni.

Asimmetrico

fiore che può essere diviso in due parti da una sezione trasversale; le parti superiore e inferiore sono diverse. Possono avere un solo labbro sviluppato inferiormente, o due labbra, quello superiore ugualmente bene sviluppato (es. la bocca di leone caratteristico della famiglia delle Scrofulariacee, con labbro superiore, inferiore, palato e sperone.

Asse

parte di un vegetale, generlamente verticale, che porta le ramificazione
(es. fusto principale, asse di una spiga, o rachide).

Assorbente

come uso interno, assorbe liquidi e gas dall'apparato digerente; come uso esterno, essicca le piaghe.

Astringente

restringe e contrae i tessuti, i capillari, gli orifizi, favorendo così la cicatrizzazione delle ferite. Diminuisce anche le secrezioni delle mucose. Le piante possono avere azioni astringenti a carico della cute (ustioni, piccole emorragie) a carico delle vie respiratorie superiori (naso, gola), sull'apparato intestinale, sulle vene varicose, sulle emorroidi. A volte provocano stitichezza.

Auricolato

provvisto di orecchiette, che sono espansioni della foglia che avvolgono il fusto
(es. coclearia).

Austore

peli o dischi adesidi di cui sono dotate alcune piante parassite, i quali si fissano all'ospite, per succhiarne, secondo dei casi, acqua o linfa elaborata
(es. Cuscuta, vischio).

Avventizia

avventizia è una pianta che cresce nelle colture come "estranea", o che pur estranea ad un determinato luogo, vi si è installata, ma non resisterà. Si dice invece avventinzie quando si parla di radici che si sviluppano sul fusto o all'ascella delle foglie e hanno una doppia funzione: di sostegno e di nutrimento.

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