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Erboristerie in Italia
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antispasmodico, diuretico, ipotensivo, purgativo.
foglie mondate, fresce o essiccate, da usare prima della formazione dei frutti; essiccare a temperatura mite.
colina, derivati triterpenici, alcaloidi.
La numerosissima famiglia botanica, di cui fa parte il vischio, comprende circa 1.400 specie, tutte parassite. Cresce su un centinaio di specie di alberi, sulle cui branche forma ciuffi tondi che restano verdi tutto l'anno. La disseminazione della pianta avviene attraverso gli uccelli, soprattutto i merli e i tordi, che mangiano i frutti e poi espellono i semi non digeriti sui rami sopra i quali vanno a posarsi. Il seme germina, producendo un austorio, che penetra nella corteccia ed emette, a sua volta, radici che si infiltrano fino al legno. La quercia è l'albero meno attaccato da questo parassita vegetale; perciò, nell'antichità, il vischio di quercia era considerato sacro dai Druidi, che lo usavano nelle cerimonie purificatrici e lo staccavano dalla pianta ospite con un falcetto d'oro. Attualmente è considerata pianta augurale e si usa regalarla per Capodanno. Il vischio era un tempo ritenuto apportatore di fertilità.
Attenzione!non consumare mai i frutti. Le foglie non devono mai essere né sbollentante né bollite. |
Vischiaja, Paniajo, Visch, Pania, Verde ramin, Veschio, Biscu, Vèscara, Viscata, Viscu fiamminiddu
Viscum album L.
da 20 a 50 cm. Suffrutrice, fusti verdi, articolati, lignificati, in ciuffi quasi sferici; rami spessi, cilindrcici; foglie opposte, persistenti, oblunghe, carnose; fiori giallo-verdi (marzo-aprile), sessili, quelli maschili a 4 sepali, 4 stami, quelli femminili a 4 sezioni che circondano 2 carpelli saldati; bacca rotonda, con polpa vischiosa, bianca, traslucida; ceppo corto, spesso, radicato nel tessuto vivo della pianta ospite. Odore sgradevole quando è secco; sapore amaro.
sugli alberi, in collina, nelle regioni centro-meridionali; poco frequentate sulle querce e i castagni; fino a 1.000-1.300 m.