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Erboristerie in Italia
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antispasmodico, aperitivo, carminativo, depurativo, risolvente, stimolante, stomachico, vulnerario.
sommità fiorite, foglie mondat (all'epoca della fioritura); essiccare all'ombra, conservare all'asciutto in sacchetti di carta racchiusi in vasi ben chiusi.
olio essenziale, tannino, colina, un glucoside.
I Testi Sacri, imitati da numerosi scrittori classici, citano spesso l'issopo, ma non si ha la certezza che la specie conosciuta e apprezzata da Re Salomone sia proprio l'Hyssopus officinalis L. dell'epoca moderna. Questa specie non è spontanea né in Palestina né in Grecia e quindi non può corrispondere alla pianta che era chiamata issopo dai Giudei, dai Greci, dagli Arabi, dagli Egizi e dagli antichi Romani. L'Hyssopus è un genere botanico monotipico, polimorfo; già nel XVIII secolo se ne conoscevano diverse varietà. E' coltivato su scala industriale per uso farmaceutico e per aromatizzare liquori, aperitivi, aceti; anche in profumeria è molto adoperato per la preparazione di una lozione per le palpebre e per tonificare le guance. Il miele di issopo ha un gusto delicato ed è molto profumato.
L'issopo è un componente delle 17 piante del tè svizzero. In altri tempo veniva usato per curare l'asma e anche affezioni bronchiali e polmonari croniche.
Attenzione!da somministrare con molta cautela ai soggetti nervosi. |
Erba odorosa, Esopo, Issepo, Issòpu, Erba sopu, Locasi, Pericò, Soleggio
Hyssopus officinalis L.
da 20 a 60 cm. perenne, fusto ascendente, ramificato; foglie piccole, intere con nervatura in rilievo; fiori blu-violacei scuri (giugno-settembre), in spighe unilaterali fogliose, calice a 5 denti, corolla a 5 lobi, 4 stami violetti, sporgenti; tetrachenio che racchiude 1 seme nero, rugoso; ceppo legnoso. Odore forte, aromatico; sapore un poco amaro.
allo stato spontaneo nei terreni calcarei in Italia centrale (mancante nelle Isole); fino a 2.000 m.