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Erboristerie in Italia
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aperitivo, depurativo, espettorante, galattogogo, stomachico, vulnerario.
sommità fiorite, foglie (maggio-luglio); essiccare appese a mazzi.
tannino, resine, un principio amaro, aucubina.
Piccola pianta strisciante che si trova nei boschi radi o nei tagli di disboscamento o antincendio delle foreste. Un tempo e precisamente in Germania nel XVI e XVII secolo, la veronica ebbe un successo enorme. I medici tedeschi videro in questa pianta un rimedio miracoloso contro la tisi e altri distrubi della digestione. Oggi, questa pianta è quasi sconosciuta fe per spiegarne il motivo si deve risalire a una confusiione di nomi; infatti, non tutti gli autori parlano della stessa pianta. Altro fattore importane, e forse il più probabile, è che questa pianta crescesse in condizioni eccezionali di vegetazione, che si potevano verificare solo in determinate regioni e in determinate epoche. E' possibile che la pianta facesse la sintesi di determinati principi attivi che oggi non produce più in quantità interessante. I nomi volgari indicano che la veronica è un succedaneo del té. Dopo la raccolta, che si effettua durante la fioritura, si eliminano le foglie appassite e si fa essiccare la pianta riunita in mazzetti.
Tè svizzero, Tè d'Europa, Erba del tai, Ugi d'la Madona, Tè de mont, Salate di aghe, Jerbe de fievre
Veronica officinalis L.
da 10 a 40 cm. perenne, fusto duro, prostrato al suolo, radicante ai nodi; foglie opposte grigiastre, a lamine ovali, debolmente dentate, talvolta arrotondate all'estremità; fiori lilla-blu molto pallidi (maggio-luglio), in piccoli grappoli peduncolati, eretti, poco folti, terminali o inseriti ai nodi delle foglie; frutto peloso, piatto, triangolare a cuore. Sapore amaro, astringente.
comune in Italia nei pascoli di montagna e di collina, luoghi ombrosi, sotobosco di boschi radi, radure, sulle ali e gli Appennini; fino a 2.000 m.