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Erboristerie in Italia
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cardiotonico, diuretico, emetico, purgativo.
pianta fiorita essiccata (luglio); essiccare in forno a 60° C.
glucosidi cardiotonici.
Questa piccola pianta perenne è tra quelle piante spontanee, pericolose, da usare con prudenza. Cresce spesso mescolata con le altre erbe e le canne ai margini dei corsi d'acqua ombreggiati e vicino agli acquitrini. Il rimedio è violento e, adoperato in dosi eccessive, può provocare intossicazioni mortali; malgrado ciò faceva parte dei rimedi degli antichi speziali che la chiamavano grazia Dei ed era considerata un validissimo medicinale. Nel XVI al XVII secolo, dove si usavano salassi, clisteri e purghe, la graziola era responsabile della morte di numerosi sfortunati pazienti.
La graziola appartiene alla famiglia delle Scrofulariacee, dove appartiene anche la digitale purpurea e contiene, infatti, una sostanza stimolante cardiaca.
Attenzione!si usa soltanto la pianta essiccata; non superare mai le dosi prescritte. |
Grazia Dei, Isopo campestre, Grassiaousina, Grassiadei, Maza caval, Tostiarea, Stancacaveddi, Erba di poveromu
Gratiola officinalis L.
da 20 a 50 cm. perenne, fusto eretto, incavato, tondo alla base, angoloso alla sommità; foglie verdi, opposte, sessili, lanceolate, dentate verso la parte alta del fusto, da 3 a 5 nervature divergenti; fiori giallastri, lilla o rosati (giugno-settembre), isolati all'ascella delle foglie, calice a 5 denti, dotato di 2 brattee strette, corolla pubescente nell'interno, labbro superiore a 2 lobi, quello inferiore a 3 lobi, 4 stami; capsula a 2 logge, semi numerosi; rizoma stolonifero, strisciante, carnoso. odore nauseante; sapore acre, amaro.
terreni paludosi specialmente dell'Italia centro-settentrionale in Campania, Puglie e in Sardegna; fino a 1.500 m.