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antispasmodico, sedativo.
fiori (maggio-agosto).
sostanze cianogenetiche, flavonoidi.
Diffusissimo nelle praterie di tutta Italia e nelle Isole maggiori, il ginestrino ha foglie trifogliate come quelle del trifoglio e fiori riuniti in verticilli giallo-arancione. I frutti sono legumi terminanti con un piccolo corno, come dice il nome scientifico corniculatus, dal latino cornu, corno.
H. Leclerc scoprì per caso le proprietà antispasmodiche di questa pianta: aveva consigliato a un contadino che soffriva di congiuntivite e di disturbi nervosi che gli causavano insonnia e palpitazioni, di prendere una lozione di meliloto per gli occhi. Distratto il contadino fece un infuso col ginestrino che in otto giorni lo guarì.
Il ginestrino è un ottimo foraggio, nutriente e di rapida crescita. Ad altitudinini elevate è una pianta mellifera, mentre, in pianura, le api la trascurano.
Trifoglio giallo, Loto sottile, Mullàghera, Gialutt, Terfojo cavallin, Scarpíne de la Madona, Denta, Gatell, Ariola
Lotus corniculatus L.
da 15 a 30 cm. perenne, fusto un poco prostrato, ascendente, pieno, glabro, poco ramificato; foglie triogliate, picciolo corto, 2 grandi stipole; fiori giallo-arancioni spesso venati di rosso (maggio-agosto), da 3 a 6 disposti a corona incompleta su un lungo peduncolo; legume allungato, terminante con un piccolo corno, che si apre e si torce a spirale quando è maturo; ceppo duro.
coltivata come foraggio; allo stato spontaneo comune e diffuso in tutta Italia in terreni scoperti, anche umidi; fino a 3.000 m oltre i limiti della vegetazione arborea.