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Erboristerie in Italia
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antiinfiammatorio, antispasmodico, astringente, diuretico, sedativo.
sommità fiorite (giugno-settembre); essiccare rapidamente in piena aria, all'ombra.
cumarina, glucosidi, resina, flavonoidi, vitamina C.
Facilmente riconoscibile dalle altre papilionacee, il Meliloto è una pianta erbacea, generalmente biennale, che cresce tra le macerie, nei campi coltivati e nei luoghi incolti, soprattutto in quelli freschi in collina, nei terreni calcarei e ghiaiosi; le foglie sono formate da 3 foglioline dentate, i fiori, piccoli e gialli, sono raccolti in racemi lunghi ed eretti che durano a lungo, in estate. Questa pianta è quella spontanea maggiormente visitata dalle api. Nel Medioevo essa è ignorata. In seguito, vi erano pareri opposti: chi la giudicava tossica, chi la reputava efficace per coliche o nefrite. Alcuni la ritenevano ottima contro l'ubriachezza. Il principio attivo più efficace del meliloto fresco è la cumarina. Come il fiordaliso e la piantaggine, il meliloto è detto spezza occhiali; infatti, un infuso caldo si applica sugli occhi affaticati.
Lupinella, Cavalin, Trifoglio cavallino, Pratello, Sòffiolo, Schivamas
Melilotus officinalis (L.) Pall.
da 50 cm a 1 m. biennale, fusti eretti, molto ramificati; foglie a 3 foglioline dentate, la mediana picciolata, stipole; fiori gialli (giugno-settembre), in lunghi racemi, calice corto, a 5 lobi, corolla papilionacea con ali più lunghe della carena; piccolo legume corto, glabro, bruno chiaro, rugoso, pendulo; radice forte e fittonante. Odore sgradevole.
abbastanza comune in Italia, nei terreni calcarei, ai bordi dei viottoli e delle strade di campagna, nei vigneti, lungo le scarpate ferroviarie; fino a 600 m.