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Erboristerie in Italia
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depurativo, emolliente, lassativo
tutta la pianta, a seconda dei casi (maggio-agosto)
saponine, sali minerali (ferro), vitamina C
Spesso, in passato, le piante che amavano la vicinanza dell'uomo erano chiamate col nome di enrco. Linneo chiamò buon Enrico questa pianta per onorare Enrico IV di Navarra.
Il buon Enrico cresce, infatti, vicino a case, malghe e casolari di montagna. Raramente in pianura. In cucina è un valido sostituo dello spinacio: ricco di ferro combatte l'anemia. E' efficace anche come emolliente e lassativo, ma è sconsigliato ai gottosi e coloro che soffrono di reni.
Come uso esterno si fanno dei cataplasmi con le foglie fresce da applicare sugli ascessi, per accelerarne la maturazione. Il chenopodio bianco, Chenopodium album L., con lunghe foglie dentate e infiorescenze che sembrano cosparse di zucchero glassato, ha proprietà medicinali molto simili a quelle del buon Enrico e può validamente sostituirlo.
Colubrina, Tutta buona, Spinaccio salvatico, Erba sana, Spinaz salvdech, Caltri Gàsala, Orape
Chenopodium bonus Henricus L.
da 20 a 60 cm. perenne, fusto verde, glabro, scanalato di bruno e rossastro, foglioso; foglie verdi, grandi, carnose, intere, picciolate, triangolari, con sommità appuntita, base a forma di freccia, margini ondulati, foglie giovani farinose sotto, un poco vischiose; fiori verdastri (maggio-agosto) piccoli, numerosi, in grappoli terminali a forma di spiga conica; frutto che racchiude un seme lucido. Inodore, insapore.
diffuso un po' ovunque in Italia, esclusa la pianura, in prossimità di abitazioni.