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Erboristerie in Italia
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antispasmodico, digestivo, emmenagogo, tonico, vermifugo.
sommità fiorite, foglie essiccate.
olio essenziale contenente ascaridolo, saponaria.
Il chenopodio, importato dal Messico nel XVII secolo dai Gesuiti, viene coltivato come un succedaneo del tè, e da alcuni è preferito al tè. Pianta molto aromatica, dall'odore canforato, con fusti rossastri, si può associare alla menta e alla china.
Sotto alle foglie si trovano piccole glandole giallo oro che emanano un gradevole odore di limoncina.
Una specie americana similare, il Chenopodium ambrosioides L. ssp. anthelminticum, emana un odore assai sgradevole e viene usata come potente vermifugo; data la forte tossicità di questa pianta, è molto imporrtante distinguerla perfettamente. Il suo fusto è più vellutato, e raggiunge spesso l'altezza di un metro, ma l'odore, di per sé stesso, aiuta a evitare confusioni.
Il Chenopodio un tempo si usava contro disturbi nervosi, il ballo di S. vito, l'isterismo e alcune malattie di petto.
In Francia, si fabbrica, con il chenopodio, uno speciale liquore.
Ambrosia, Tè del Messico, Tè dei Gesuiti, Tè sicilianu, Tè sardu
Chenopodium ambrosioides L.
da 30 a 60 cm. annuale, fusto eretto, striato di verde, spesso rosso e peloso alla base, ramificato; foglie obovali, intere o a denti irregolari e larghi, punteggiate, sotto, di glandole con essenza aromatica; fiori verdastri (luglio-ottobre), in pannocchie fogliose, poco visibili, perianzio a divisioni, 6 stami; frutto con un seme lucente, bruno. Odore aromatico, canforato.
Europa mediterranea, zone sabbiose, macerie luoghi sassosi; fono a 300 m.