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Erboristerie in Italia
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aperitivo, astringente, emetico, espettorante, purgativo, starnutatorio, stomachico, vulnerario.
radice, foglie (giugno-luglio)
sostanza amara, tannino, betaine, un glucoside, una saponina
La betonica è una graziosa pianta perenne, diffusa in tutta Europa, al di fuori delle zone mediterranee. Dal fusto fragile, circondato da foglie a forma di cuore, alla sommità ha una spiga folta di fiori porporini.
Gli antichi Egizi attribuivano a questa pianta virtù magiche. Conosciuta anche dai Greci e dai Romani, in un testo di un medico di Nerone, sono citate una cinquantina di malattie curate efficacemente per mezzo della betonica. Oggi però sono confermate solo poche proprietà attribuite alla betonica.
E' sconsigliato utilizzare la radice per uso interno, in quanto può provocare violenti disturbi. I cataplasmi con le foglie fresche sono efficcaci per accelerare la cicatrizzazione delle ulcerazioni. Le foglie fumate al posto del tabacco, sono utili per una cura disintossicante. Se messe all'interno di un cappello, le foglie fanno passare il mal di testa; ridotte in polvere servono come polvere statnutatoria.
Vettonica, Bertonica, Erba betonica, Brattòlica, Bittonica, Betona
Stachys officinalis (L.) Trevir.
da 30 a 60 cm. perenne, fusto eretto, gracile, quadrato, semplice, poco foglioso; foglie verdi sulle due pagine, a nervature evidenti e nette, ovali oblunghe a cuore alla base, rugose, crenate, quelli caulinari distanziate e sempre meno picciolate, quelle della spiga, sessili; fiori porporini, talvolta rosa (giugno-settembre), in spighe terminali dense, calice corto a 5 denti, corolla a lungo tupo con labbro superiore lungo, quello a 3 lobi; retrachenio; ceppo corto. Odore debole; sapore amaro, acre.
Italia centro-settentrionale, più rara nel Sud, assente nelle Isole; sottoboschi, terreni argillosi, silicei, prati ombrosi, fino a 1.700 m.