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Erboristerie in Italia
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astringente, cicatrizzante, detergente
pianta intera, senza la radice (giugno-ottobre); essicate in locale aerato.
tannino, tracce di lipidi e di essenze, principi, amari e resinosi
Ci sono diverse specie e sottospecie di piante del genere di brunella che sono poco diverse le une dalle altre e che posseggono tutte le medesime proprietà. Questa è una pianta piccola dai grandi fiori labiati, blu-violacei, che attirano le api con il loro eccellente nettare.
La brunella assomiglia alla bugula, appartenente a un genere botanico affine, ma due caratteri particolari permettono facilmente di riconoscerle: la bugula ha fiori disposti sul fusto in diversi verticilli, mentre quell della brunella sono raccolti in grappoli terminali; le foglie della bugula si attacano al fusto mediante l'assottigliamento della lamina fogliare, mentre le foglie della brunella sono picciolate.
L'origine del suo nome, dal tedesco braun, potrebbe riferirsi al colore scuro del calice.
La brunella è stata oggetto di un esperimento di acclimatazione di addattamento all'altitudine sulle Alpi e sui Pirenei. In vent'anni si ottennero soggetti bassi e folti molto più colorati e soprattutto meglio organizzati anatomicamente per intensificare la fotosintesi clorofilliana. I fiori, più grandi, erano di colore più vivo.
Nell'antichità, nel Medioevo e attualmente non si dà molta importanza all'zione medicinale della brunella. In alcuni Paesi si consumano giovani germogli in insalata.
Morella, Erba mora, Consolida maggiore, Consolida minor, Brattolinca femina
Brunella vulgaris L.
da 5 a 70 cm. Pianta perenne, poco villosa; fusto prostrato, ascendente; foglie ovali, picciolate, poco dentate; fiori (giugno-ottobre), calice bruno biliabiato, corolla blu-violacea, 4 stami sotto il labbro superiore a elmo, labbro inferiore trilobato, raccolti in spiga, con alla base brattee larghe e contigue alle foglie superiori. Odore appena aromatico.
in tutta Italia, nei luoghi erbosi, nei boschi, lungo i viottoli, nei terreni calcarei, permeabili; fino a circa 2.000 m.