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Erboristerie in Italia
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antispasmodico, bechico, coleretico, sedativo, tonico, vermifugo.
radice.
inuina, sostanze peptiche e resinose.
Nell'antichità, nel Medioevo e nel Rinascimento, questa pianta è stata molto elogiata per le sue vitù. Solo la sua radice è attiva e dopo averla raccolta, la si deve tagliare a pezzi e la si fa seccare al sole.
Il nome di potio Paulina, un vino di enula che si preparava in Germania, deriva dalla raccomandazione di San Paolo a Timoteo di bere un poco di vino per curare la debolezza di stomaco.
Ancora oggi, in Alsazia, si prepara un liquido chiamato reps, macerando la radice nel mosto. Sfuggita alle coltivazioni di altri tempi, oggi la si ritrova un po' dovunque.
Le colture servono sia alla produzione di liquori che all'industria farmaceutica.
Inula, Elenio, Erbella, Ella, Lella, Liòla, Cuoppo, Viola campana
Inula helenium L.
da 1 a 2 m. perenne, fusto eretto; folie dentate, spesse, biancastre sotto, quelle caulinari larghe e sessili, inguainanti quelle della base, molto larghe, picciolate; fiori gialli (maggio-settembre), in grandi capolini, in corimbi radi, involucro a brattee ineguali, ligule lunghe e numerose; achenio brunastro, a piumetto semplice, rossastro; ceppo e radici spessi.
Europa meridiionale e orientale; in vicinanza di fossati e siepi; in Italia è poco diffusa, si trova specialmente nei prati umidi; fino a 800m.