Cure e rimedi naturali con la Farfara

Cure e rimedi naturali con la Farfara

Proprietà naturali della Farfara

calmante, depurativo, emolliente espettorante, risolvente, sudorifero.

Parti utilizzate della Farfara

foglie, fiori in bocciolo, radici, succo.

Elementi estratti dalla pianta della Farfara

mucillagine, tannino, inulina, pigmenti coloranti, olio essenziale, sali minerali, soprattutto potassio, e anche calcio, ferro, solfati.

Cure e rimedi con la pianta della Farfara

Descrizione della pianta della Farfara

La farfara cresce in terreni umidi, sabbiosi e argillosi, ai margini dei fossi, nelle zone marine fino ad altitudini notevoli sulle montagne. E' una pianta perenne, rustica, resistente.
Il nome medioevale della farfara era Filius ante patrem, per significare che i suoi capolini gialli, simili a quelli del tarassaco, compaiono a febbraio ancor prima delle foglie
Molto utile in cosmesi, cancella le rughe. E' efficace anche per la voce. L'infuso dei suoi fiori guarisce dalla tosse, come l'arnica lenisce le contusioni e come la cataria cura le coliche. Bisogna filtrare sempre bene gli infusi di questa pianta per eliminare i sottili filamenti dei piumetti che potrebbero irritare la gola. Le foglie essiccate vengono usate per la preparazione di sigarette, valide per aiutare i fumatori accaniti a disintossicarsi.

Nomi comuni della Farfara

Tussilagine, Piè d'asino, Farferúgine, Ugna cavallina, Piota d'mula, Barbàz, Piadanàza, Petacciòlo, Cappellitte, Coppitiello

Nome scientifico della Farfara

Tussilago farfara L.

Galleria immagini della Farfara

Il botanico che ha classificato la Farfara

Classificazione della Farfara

Riconoscere la pianta della Farfara

da 10 a 25-30 cm. perenne, fusto fiorifero, eretto, cotonoso, ricoperto di brattee, tinteggiato di rosso; foglie a rosetta, picciolate, larghe, spesse, poligonali con margini sinuosi, dentati, verde sopra, bianche sotto; fiori giallo oro (febbraio-aprile), in capolini solitari, quelli al centro maschili e tubolosi, quelli esterni femminili e numerosi con lunghe ligule strette; achenio bruno con piumetto setoso; rizoma carnoso. Odore pepato; sapore amaro.

Habitat della Farfara

terreni argillosi o calcarei, umidi; negli acquitrini; fino a 2.400-2.600 m.

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