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Erboristerie in Italia
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antisettico, digestivo, diuretico, febbrifugo, tonico
sommità fiorite, foglie, fusti, scortecciati (all'inizio della fioritura); essiccare all'ombra.
un pincipio amaro, olio essenziale, mucillagine, sali minerali, tannino, vitamina B1
Pianta spontanea dei Paesi attorno al Meditteraneo, può essere confusa, se osservata superficialmente, con il cartamo; le foglie del cartamo sono però più piccole, molli e spinoe, i fiori sono dorati e il succo è rosso.
Il cardo santo un tempo era considerato dai poveri un tesoro che lo utilizzavano come cura di ogni male.
Olivier de Serres, signore di Pradel, agronomo francese del XVI secolo, diceva che i semi, nel vino bianco, hanno la proprietà di aiutare la memoria. Anche Shakespeare lo apprezzava molto come calmante dei cuori ansiosi. In realtà, è un eccellente febbrifugo mentre, per uso esterno, è un efficace antisettico.
Le piante si raccolgono quando i fiori sono in bocciolo e si appendono a mazzi al riparo dalla polvere. I preparati del cardo sono amari e poco gradevoli se bevuti; il vino è più accettabile e se ne beve un bicchiere prima dei due pasti principali.
Cardo benedetto, Card Sant, Erba benedetta, Cardu santu
Cnicus benedictus L.
da 10 a 60 cm annuale, fusto eretto, villoso; foglie verde pallido, lunghe, pennatifide; fiori gialli (aprile-luglio), in capolini vellutati, quasi lanosi, dotati di foglie e di brattee fogliacee esterne, quelle interne lanceolate, gialle, terminanti, in sine pennate; achenio bruno a coste fini, sormontato da un corto piumetto; radice bianca e fittonante. Odore debole, poco gradevole, che scompare con l'essicamento; sapore molto amaro.
diffuso in Italia in pianura, specie nelle regioni tirreniche; fino a 1.000 m.