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antidiarroico, colagogo, coleretico, depurativo, diuretico, ipoglicemizzante, tonico.
Il carciofo è molto coltivato nelle regioni a clima invernale temperato. E' efficacie nella cura delle affezioni epato-biliari; è stata messa a punto anche una terapeutica basata sul carciofo: la "cynaroterapia".
Nella pianta si distinguono: il fiore, parte edule, costituito da un capolino di grandi dimensioni, di cui si consumano, cotti o crudi, il ricettacolo carnoso e le brattee, impropriamente chiamate foglie, che lo circondano; la foglia, grande e incisa inserita sul fusto: è la foglia che viene usata in medicina, anhce se il fiore crudo possiede, in misura ridotta, le medesime proprietà curative. Il carciofo è permesso anche nella dieta dei diabetici. Una volta cotto, si altera rapidamente, sviluppando tossine; pertanto deve essere consumato subito. E' bene sapere che è tanto più digeribile quanto meno a lungo è stato cotto. E' sconsigliato alle donne che allattano. L'infuso, preparato con le foglie, di sapore molto amaro, ha un benefico effetto sul sistema cardiocircolatorio: elimin il colesterolo dal sangue.
Cynara scolymus L.