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antispasmodico, cicatrizzante, detergente, emmenagogo,espettorante, tonico
le sommità fiorite (giugno-settembre); le foglie, da impiegarsi di preferenza fresche, in quanto essicate, anneriscono e perdono la loro efficacia.
olio essenziale, un alcoloide, glucosidi, un principo amaro, tannino
Importata dall'Asia verso il VII secolo, e poi diffusa in quasi tutta l'Europa, escluse le regioni mediterranee, la cardiaca è efficacissima contro i disturbi cardiaci di carattere nervoso come le palpitazioni. Già conoscuta del XV secolo era coltivata nei giardini dei monasteri.
ll suo nome scientifico, Leonurus, costituito dalla parola latina leo, leone, e dalla parola greca oura, coda, descrive perfettamente l'aspetto della spiga fiorale di questa pianta. Pare che la chiamata kardiaca da Teofrasto non abbia nulla in comune con questa.
Pianta perenne, eretta, a froma di piramide, con foglie verde scuro, cresce all'ombra delle siepi, sui ruderi e lungo i viottoli di campagna. Con i suoi fiorellini rosa attira le api.
Cirsudda, Coda di leone
Leonurus cardiaca L.
da 50 cm a 1,50 m . perenne, fusto rigido, a sezione quadrata, molto ramificato e ricco di foglie; foglie con pagina superiore verde scuro, inferiore color cenere, picciolate, dentelate, incise quelle inferiore a 5-7 punte, quelle supeiori a 3 punte; fiori rosaporporini (giugno-settembre), verticilli folti lungo tutta la lunghezza del fusto; calice a 5 denti, i 2 inferiori ricurvi e incinati, corolla velutata, con una corona interna di peli. Odore forte, sgradevole.
piuttosto rara nelle regioni mediterranee, viottoli, siepi, ruderi; fino a 1.000 m.