- Curarsi con le erbe
- Erbe e piante officinali
- Mondo vegetale
-
Erboristerie in Italia
Cerchi un'erboristeria?
Noi ti aiutiamo a trovarla!
antiscorbutico, bechico, diuretico, espettorante, stomachico, tonico.
sommità fiorite, foglie fresche succo fresco (luglio-agosto); essiccare con cura, conservare al riparo dell'aria, della luce e dell'umidità.
composti solforati, sostanze a struttura cardenolidica nei semi.
Nell'antichità, questa pianta, era molto utilizzata, ma solo nel XVI secolo fu accuratamente studiata. Nel Rinascimento si hanno le conferme della sua efficacia curativa; infatti Jacques Dalechamps testimonia che il fratello Guillaume Rondelet, restituì, con l'erisimo, la voce bianca a un ragazzo del coro. Divenne quindi una pianta molto apprezzata dagli oratori, dagli attori di teatro e dai cantanti.
I componenti solforosi presenti nella pianta favoriscono l'azione benefica sulla voce, e la medicina classica utilizza le cure solforose per le persone con disturbi alle vie respiratorie.
L'erisimo è preferibile consumarlo fresco, ma anche essiccato non perde i suoi principi attivi. Dal sapore sgradevole per berlo facilmente si consiglia l'aggiunta di liquirizia o miele molto aromatico.
Trionc, Rapino, Rapistogno, Alaussa, Barbena, cima amarella, Lassaneddi, Rapa salaja, Foeggia de navon
Sisymbrium officinale (L.) Scop.
da 30 a 60 cm. annuale, fusto rigido, eretto pubescente, rami perpendicolari al fusto; foglie basali picciolate, molto incise in lobi dentati a sega (seghettati), il lobo terminale più grande; fiori giallo pallido (maggio-settembre), piccoli, riuniti a grappoli, 4 sepali, 4 petali, 6 stami; siliqua corta e diritta, a 2 valve trinervate, contenenti ciascuna 1 rango di semi; radice dura, bianca. Odore nullo; sapore piccante, acre.
in tutta Italia, dalla pianura alle regioni submontante; lungo le strade, sulle macerie, in vicinanza di case rurali; fino a 1.700 m.