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Erboristerie in Italia
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astringente, emolliente, emostatico, vulnerario.
radice, fiori, foglie essiccati.
tannino, pectine, mucillagine.
L'anemone epatica è una piccola pianta perenne, diffusa sulle montagne in quanto predilige la freschezza del sottobosco e cresce ai piedi degli alberi fronzuti. Molto rara in pianura.
Fiorisce alla fine dell'inverno, però le sue corolle blu-lilla, inclinate verso il terreno, sopravvivono soltanto otto giorni.
E' una pianta così caratteristica che è non è possibile confonderla con nessun'altra.
Sconosciuta nell'antichità, è stata presa in considerazione come pianta medicinale soltanto nel XV secolo. Allora la sua più importante proprietà era quella di curare le malattie del fegato. Attualmente è poco usata e non si utilizzano né i fiori né la radice, mentre le foglie non devono mai essere usate fresche. Invece, se essiccate, servono per la preparazione di un vino diuretico, che se applicato sulle ferite ne anticipa la cicatrizzazione. A volte le foglie essiccate vengono usate sotto forma di macerato in acqua.
Anemone epatica, Fegatella, Erba Trinità, Trifoglio epatico
Hepatica nobilis Mill.
da 70 cm a 1,60 m. perenne, fusto semplice rossastro, rigido; foglie sessili, lungamente lanceolate, intere, con nervature rilevate sulla pagina inferiore; fiori rosa vivo (giugno-ottobre), penduli nelle lunghe spighe terminali molli, calice a 4 sepali acuti, colorati, corolla a 4 petali quasi uguali, distesi su un piano verticale, 8 stami e stilo a 4 stimmi a croce, pendenti; capsula lunga e diritta, a 4 valve, contenente parecchie centinaia di semi miniti di lunghi piumetti; ceppo strisciante e lungo. Sapore dolciastro (radice).
nelle regioni montane e sbmontane, nei boschi, in terreni ghiaiosi, freschi umidi; fino a 2.00-2.300 m.