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Erboristerie in Italia
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antispasmodico, diaforeico, diuretico, espettorante, revulsivo, sedativo.
tutta la pianta (maggio-luglio)
anemonina, enzimi, tannino, una saponina, sterolo, olio essenziale.
La Pulsatilla è diffusa un po' ovunque, soprattutto nelle zone a pascolo degli Appennini ligure ed emiliano e delle Alpi, ma non è facile trovarla. E' una piantina perenne, setosa e fragile, i cui fiori, piccole campanelle violacee, si agitano al minimo soffio di vento e quando appassiscono, formano dei ciuffi lanuginosi, costituiti dai frutti piumosi che il vento disperde a poco a poco.
Il suo sapore è acre e perfino gli animali non se ne cibano. In altri tempi veniva utilizzata per curare la paralisi, la cecità, gli stati depressivi e molte ancora. Oggi, viene adoperata contro gli spasmi viscerali o per curare le varici. Le foglie, come cataplasma, sono efficaci contro le nevralgie e i dolori articolari. I fiori, essiccati nel forno e polverizzati, forniscono una polvere starnutatoria, apprezzata dalla gente di campagna per alleviare le emicranie. La pianta fresca è tossica.
Attenzione!la pianta fresca è molto dannosa per uso interno. |
Anenome pulsatilla, Erba del diavolo, Passafior, Fior de Pasqua
Pulsatilla vulgaris Mill.
da 10 a 30 cm. perenne, senza fusto, foglie a rosetta, argentate, vellutate, picciolate, divise profondamente 2-3 volte; fiori porpora-violacei (marzo-maggio, talvolta una seconda fioritura in autunno), grandi, eretti poi penduli, su peduncolo radicale, con involucro a lacinie, 6 sepali petalodi, stami dorati; numerosi acheni a testa sferica, oblunghi, vellutati; ceppo obliquo, nerastro, spesso e ramificato. Odore nullo; sapore acre.
Europa, escluse le regioni mediterranee, pascoli, praterie delle zone aride, colline; fino a 800 m.