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Erboristerie in Italia
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antispasmodico, colagogo, emolliente, tonico.
fiori (maggio-giugno), foglie.
un glucoside, olio essenziale, un enzima, corpi chetonici, tannino, pigmenti flavonici.
La robinia è pianta originaria dell'America settentrionale e centrale. Diffusasi poi in Europa nel XVII secolo, quando Jean Robin, erborista di Enrico IV di Francia, ricevette dall'America un seme di questa specie e lo piantò. Linneo battezzò l'albero con il nome di Robin. Questa specie, per la vigorosa vegetazione e l'adattamento a molteplici condizioni climatiche, divenne, poi, specie infestante dei boschi di latifoglie decidue. Predilige terreno sciolto ben drenato e, per il suo sviluppatissimo apparato radicale, si impiega nei lavori di consolidamento di scarpate. I fiori, ricchi di nettare, sono invasi dalle api all'epoca della fioritura; il miele d'acacia è ottimo.
Con i fiori della robinia si preparano deliziose fritelle, sciropi, una gradevola acqua profumata da bagno; si ottiene un vino tonico mettendo a macerare 15-20 g di fiori in 1 litro di vino rosso. Non si devono usare né i semi né la corteccia; le radici sono dolci, ma molto tossiche.
Attenzione!non adoperare i semi, la corteccia e la radice, se non su precisa indicazione medica; rispettare le dosi. |
Acacia, Falsa acacia, Spina de Noussignor, Parasol, Agàz, Marugon
Robinia pseudacacia L.
da 10 a 30 m. albero, tronco grossolano, che si ramifica abbastanza in basso, branche distese, corteccia profondamente screpolata, rami lisci; foglie grandi, imparipennate con 9-25 foglioline, intere, molli, con stipole trasformate on 2 spine tra le quali si dissimula la gemma; fiori bianchi (maggio-giugno), in grappoli pendenti, calice a 5 denti, corolla papilonacea; legume bruno, pendulo, glabro, con 10-12 semi duri; radici vigorose, striscianti, con numerosi polloni, dotate di nodosità. Odore penetrante, aromatico; sapore dolce.
comune in tutta Italia, terreni ricchi e profondi; fino a 700 m.