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Erboristerie in Italia
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astringente, febbrifugo, stomachico, sudorifero, tonico, vulnerario
foglie (all'epoca della fioritura); rizoma (prima della fioritura)
tannino, resina, un principio amaro, un glucoside, vitamina C
Molto diffusa in Italia, dalle regione costiere fino a quelle montuose, la cariofillata è facilmente riconoscibile ai margini dei viottoli, nei boschi o lungo le siepi. Pianta perenne, rustica, a portamento eretto, con foglie fini dentate e fiori che si inclinano verso terra dopo la fioritura. I frutti, sormontati dallo stilo adunco, formano, all'estremità dei fusti, rigonfiamenti irsuti.
Il nome erba benedetta, tuttora molto diffuso, deriva dalla credenza, di molti secoli fa, che la radice, posta nella casa, tenesse lontano il demonio e le bestie velenose.
Nel XII secolo S. Ildegarda la chiama benedetta. Nel XVI secolo, viene trascurata dai medici, anche se restava molto popolare nelle campagne proprio per la credenza che potesse esorcizzare il suo possessore.
Oggi, dopo studi ed esperimenti moderni, la cariofillata è molto apprezzata dai fitoterapisti.
Ambretta, Erba benedetta, Garofalada, Carciofilèda, Garofollaria, Garofanaia
Geum urbanum L.
da 30 a 70 cm. perenne, fusto eretto, villoso, ruvido; foglie radicali pennate a 5-7 foglioline ineguali, la terminale più grande, dentate; fiori gialli (maggio-settembre), solitari, calicetto a 5 divisioni, 5 sepali inclinati verso terra. Odore aromatico di garofano; sapore amaro, astringente.
terreni freschi, umidi, ombreggiati, un po' ovunque irregolarmente, fino a 1.300 m.