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Erboristerie in Italia
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diuretico, lassativo, rinfrescante.
frutti, succo, peduncolo dei frutti (giugno-luglio); essiccare all'ombra.
acidi organici, tannino, un enzima, provitamina A.
Il ciliegio si trova allo stato spontaneo nei boschi, raggiunge fino a 20 m circa di altezza e può vivere anche oltre tre secoli. Da questa specie di ciliegio si sono ottenute numerose varietà. Per diverso tempo si credeva che il ciliegio spontaneo fosse originario dell'Asia Minore, ma recenti scavi in Europa hanno portato alla luce noccioli di ciliegio intatti, appartenenti all'era neolitica.
Il ciliegio selvatico ha fiori melliferi e i piccoli frutti neri si possono consumare sia freschi che in gelatine e marmellate. I distillati si utilizzano per fare il kirsch. L'alcool naturale, così ottenuto, contiene un tasso molto basso di acido cianidrico al litro e questa quantità non è ritenuta tossica.
Il legno del ciliegio è utilizzato dai ebanisti e dai tornitori, però il vero legno di ciliegio di colore biondo chiaro, usato per la realizzazione di mobili rustici, si ottiene da un'altra specie, il Prunus mahaleb L.
In medicina si utilizzano la corteccia, le foglie, i fiori e anche i piccioli dei frutti che hanno proprietà diuretiche.
Ciliegia bisciolina, Ceresa neira
Prunus avium L.
da 10 a 20 m. albero, tronco con corteccia satinata bruna, brillante, che si scorteccia in senso orizzontale; chioma poco densa, branche ascendenti, rami aperti; foglie verde opaco, pubescenti sotto, dentate, ellittiche, con iccioli muniti di 1-2 glandole all'estremità; fiori bianchi (aprile-maggio), con lunghi peduncoli, in fascetti ombrelliformi senza foglie, 5 petali, 5 sepali; drupa piccola, rossa poi nera, con nocciolo; ceppo senza stoloni. Odore nullo; sapore dolce-amaro.
Europa, escluse estreme regioni nordiche, nei boschi, nelle foreste, colline e montagne; fino a 1.700 m.