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Erboristerie in Italia
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bechico, diuretico, emmenagogo, emolliente
le fronde (giugno-settembre)
tannino, mucillagine, zuccheri, acido gallico, tracce di essenza, principi amari e capillarina.
Non a caso questa piccola felce si chiama capelvenere: i piccioli delle foglie sono sottilissimi come capelli ed è utilizzata per dei preparati contro la caduta dei capelli. Il nome comune di capelvenere è stato impropriamente esteso anche ad altre piccole felci anche se appertenenti ad altre generi. Il nome scientifico Adiantum, invece, deriva da adiantos, che non si bagna, in quanto le foglie del capelvenere rimangono asciutte anche se immerse nell'acqua, e le goccce di pioggia e di rugiada scivolano via senza imbibirle.
Nel XVIIsecolo consideravano il capelvenere un buon rimedio per tutte le malattie polmonari, mentre in realtà è leggermente diuretico, adatto per i bambini. In quel periodo lo mescolavano con il tè e con il latte caldi, ottenendo così una bevanda molto apprezzata chiamata bavarese.
La pianta per mantenere le sue proprietà terapeutiche va utilizzata fresca.
Adianto, Filo di Venere, Capovenere, Capiler, Capiddu Vènneru, Farzia, Capilledinie, Capel vènar, Erna dij puss
Adiantum capillus veneris L.
da 10 a 40 cm. Felce a cespi d'aspetto elegante; piccioli e loro ramificazioni molto fini, neri o bruno intenso, lisci; foglie triangolari, delicate, a forma di ventaglio, scavate in lobi alle cui estremità, nelle pieghe del bordo esterno, si presentano gli sporangi; fusti sotterranei ricoperti di scaglie. Odore leggero; sapore un poco amaro.
in tutta Italia fino alla zona submontana, nei luoghi freschi e umidi come grotte, pozzi, sulle rive ombrose dei corsi d'acqua, presso le sorgenti, nei terreni calcarei e tufacei soggetti a stillicidio; fino a 1.300 m.