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Erboristerie in Italia
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astringente, bechico, diuretico, emolliente, espettorante, galattofugo, risolvente, vulnerante.
foglie fresche o secche (tutto l'anno, da utilizzare subito; in settembre, da conservare).
mucillagine, tannino, uno zucchero, vitamina C.
Questa felce è caratteristica dei vecchi muri umidi, delle volte cadenti, presente agli ingressi oscuri, di grotte umide. Questa pianta è sempre verde in tutte le stagioni; sulla pagina inferiore delle foglie, in estate, appaiono le spore per la riproduzione. Lo scolopendrio viene sorattutto utilizzato per le sue proprietà emollienti, espettoranti e astringenti. Dalla pianta fresca si ricava una tintura; i fitoterapisti consigliano l'infuso delle sue foglie, fresche o essiccate, in acqua o, meglio, nel latte. Lo scolopendrio entra, insieme con altre 16 piante, tutte specie vulnerarie, nella tisana detta tè svizzero e nello sciroppo officinale composto di cicoria.
Lingua cervina, Lingua di cane, Lingua dei pozzi, Erba mula, Erba sciabra, Letüga sarvaega, Erba milsèra
Scolopendrium officinale Sm.
da 20 a 90 cm. perenne, fronde a ciuffi, intere, grandi, robuste, verde brillante, più chiare sotto, un poco ondulate ai margini, a cuore alla base, bordi lisci, con piccioli squamosi; sori lungo la pagina inferiore (giugno-settembre), a ranghi paralleli e obliqui rispetto alla nervatura mediana, ricoperti dall'indusio, rizoma sotterraneo, rossastro, spesso squamoso, fibroso, verticale. odore erbaceo, che diventa aromatico dopo l'essiccazione; sapore dolce.
abbastanza diffuso in Italia, Penisola e Sicilia; fino a 1.800 m.