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Erboristerie in Italia
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carminativo, depurativo, diuretico, espettorante, febbrifugo, risolvente, stomachico, tonico.
radice, foglie, frutti.
olio essenziale, sostanze azotate, un'oleoresina, zuccheri, cumarina, vitamine B, C.
Coltivato dal XVI secolo, questa pianta, ha dato origine a svariate varietà eduli di sedano da coste e varietà di sedano rapa. Il nome latino dell'appio, Apium, deriva da una parola celtica che significa acqua; infatti preferisce i prati umidi. Cresce vicino agli acquitrini salmastri del Mediterraneo e, all'interno, presso sorgenti saline. L'appio era noto agli Egizi, ai Greci e anche a Omero che lo cita nell'Odissea e ai Romani che ne apprezzavano le sue virtù medicinali. Nel Medioevo veniva usato come condimento, ortaggio e come pianta medicinale; era considerato utile contro la malinconia e il mal di denti e soprattutto per migliorare le funzioni urinarie. La radice entra nella composizione di uno sciroppo diuretico, detto delle 5 radici, insieme con quelle dell'asparago, del finocchio selvatico, del prezzemolo e del pungitopo.
Attenzione!non mangiare mai la pianta fresca. |
Appio palustre, Sèllero, Appio dolce, Accia, Apiu, Sèsano
Apium graveolens L.
da 30 cm a 1 m. biennale, fusto rigido, cilindrico, profondamente scanalato, glabro, incavato, ramificato; foglie verde scuro, lucenti, quelle inferiori picciolate, divise in 5 segmenti dentellati sui due bordi, quelle superiori a 3 segmenti più stretti; fiori biancastri (luglio-settembre), piccoli, in ombrelle fiorisce, senza involucro, spesso sessili, a 6-12 raggi ineguali; frutto grigio, glabro, a 5 coste filoformi; ceppo fittonante, corto, brun all'esterno, biancastro internamente. Odore forte, caratteristico; sapore molto aromatico.