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Erboristerie in Italia
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astringente, calmante, emolliente.
radice (autunno del secondo anno), foglie fresce; essiccare rapidamente, e conservare in recipienti chiusi ermeticamente, perchè ammufisce con facilità.
alcaloidi, mucillagine, resina, tannino, olio essenziale.
Il nome del genere botanico Cynoglossum deriva da due parole greche: kyôn, cane e glôtta, lingua, che i nomi dialettali riprendono.
La cinoglossa medicinale ha foglie lunghe e molli e si distingue dalle piante di altre specie congeneri per i suoi fiori di un colore rosso-violaceo, che formano una infiorescenza di cime scorpioidi, e per i suoi frutti unilaterali muniti di spine uncinate.
E' una pianta poco diffusa nella Pianura Padana, cresce invece spontanea in zone submontane e montane.
Già nota nell'antichità, nel XVI secolo, un chirurgo francese Ambroise Paré adoperava la cinoglossa come sedativo in pillole; questo uso ha sfidato i secoli: le pillole contengono, oltre che la cinoglossa, oppio, giusquiamo nero, zafferano, incenso e mirra. Oggi viene utilizzata solo per uso esterno come astringente, calmante ed emolliente. La radice si usa fresca o essiccata; con le foglie fresche si fa un cataplasma contro le scottature e le screpolature.
Cinoglosso, Lingua di cane, Erba vellutina, Lengua de can, Zinoglossa, Zerumola, Lengua d'bo
Cynoglossum officinale L.
da 30 a 80 cm. biennale, fusto forte, peloso, verde, ramificato nella parte superiore; foglie grigio-verdi, lunghe, molli vellutate, quelle inferiori ovali e grandi, picciolate, con nervature secondarie distinte, quelle superiori lanceolate, un poco avvolgenti; fiori rosso vino (maggio-luglio), in grappoli a spirale, corti pedicelli, calice peloso a 5 divisioni uguali, corolla a tubo corto a 5 lobi; tetrachenio a 4 facce basse e larghe ricoperte da spine uncinate e corte; radice nera, allungata, dura. Odore nauseante; sapore dolciastro poi amaro.
è rara nella Pianura Padana; più frequente in regioni montane e submontane dove cresce nei pascoli e lungo i viottoli; fino a 2000 m.