- Curarsi con le erbe
- Erbe e piante officinali
- Mondo vegetale
-
Erboristerie in Italia
Cerchi un'erboristeria?
Noi ti aiutiamo a trovarla!
antidiarronico, astringente, tonico, vulnerario
rizoma (autunno); sradicare, lavare, taglaire a rondelli, far essicare rapidamnte al sole.
tannino, glucisi, vitamina C, acido ossalico
Il bistorto è una pianta perenne i cui ciuffi richiamano molte api. Ha fusto eretto e semplice, marcato dai nodi come altre specie di Polygonum, e lunghe spighe di fiori rosa tenero. A partire dai 500 m., cresce lungo le rive degli stagni, nei fossati e negli acquitrini, lungo i corsi d'acqua e nelle praterie umide di montagna. La sua presenza è segnale che la zona è umida.
Può essere coltivata negli orti per le sue foglie acidule che si cucinano come gli spinaci, ma nelle praterie, non piace al bestiame. A volte i semi vengono somministrati al pollame.
Le proprietà della pianta sono apprezzate fin dal Rinascimento. Il rizoma è la parte più interessante da utilizzare: difficile da stradicare, è bruno e carnoso, di forma strana, serpentino, e, come dice il nome della specia, bistorta, due volte ritorto. Prima della scoperta degli antibiotici, veniva usata come tonico per preventire la tubercolosi e per il trattamento specifico di questa malattia.
Poligonia, Lazzuola, Biaveta, Lavazzuola, Sarasin salvadi, Serpentina
Polygonum bistorta L.
da 30 cm a 1 m. perenne, uno o più fusti sottili, semplici, eretti, cilindrici, striati, nodosi, con poche foglie; foglie basali picciolate verde scuro e glabre sopra, glauche sotto, grandi, oblunghe o laceolate, bordo della lamkina ruvido, scorrente lungo i piccioli, foglie superiori sessili, inguainati il fusto; fiori rosa tenero (maggio-luglio), in spighe terminali, compatte, 5 divisioni petaloidi, 8 stami sporgenti, 3 stili liberi; achenio trigno, bruno, liscio; rizoma carnoso, profondo, 2 volte rutorto, bruno con polpa rossastra. Inodore, sapore acido (foglie) amaro (rizoma).
pascoli umidi delle Alpi e delgi Appennini, escluse le regioni mediterranee.