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Erboristerie in Italia
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aperitivo, astringente, depurativo, digestivo, diuretico, lassativo, remineralizzante.
foglie, radice, frutti (giugno-luglio); essiccare lentamente nel forno, conservare in recipienti ben chiusi.
sali minerali, vitamine A, B, C, acidi, glucidi, lipidi.
Questa pianta fa parte dell'unica specie dotata di spine. E' un arbusto originario delle regioni nordiche, assente nelle terre del bacino mediterraneo. Dalla specie sponanea i colivatori sono riusciti ad ottenere, mediante incroci e selezioni, forme molto produttive che offrono frutti sempre più grossi. Attualmente vi è in commercio una varietà orticola che produce frutti grossi come una prugna. I frutti della pianta spontanea sono molto più piccoli, pressapoco come un pisello. Si raccolgono in giugno e in luglio. presso le siepi, nei boschi e qualche volta nei ronchi cavi degli alberi. Si mangiano crudi oppure si beve il succo per una cura primaverile. Si cuociono per ottenere gustose marmellate e gelatine. Le bacche acerbe dell'uva spina provocano disturbi se ingerite in una certa quantità.
Attenzione!mangiare le bacche ben mature. |
Uva crispa, Uva dei frati, Uva marina, Uva spinella, Uvetta, Uva selaggia, Uva sprina, Racinedda, Ribes spinosu
Ribes grossularia L.
da 60 cm a 1,50 m. suffrutice, fusto e rami grigiastri, spinosi, foglie larghe, palmate, a 3-5 lobi dentati, disposte a mazzetti sui rametti che si dipartono dall'ascella di spine tripartite; fiori verdastri o rosssastri (marzo-maggio), solitari, accoppiati, oppure a 2-3, calice con sepali rossastri, corolla con petali molto corti bianco-giallastri e ravvicinati, 5 stami; bacca ovoidale, giallo-rossastra, cosparsa di setole ruvide, contenente numerosi semi; ceppo stolonifero. Sapore dolce (frutto).
poco frequente nelle regioni mediterranee; relativamente diffusa nelle regioni centrali e nei boschi; fino a 1.800 m.