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Erboristerie in Italia
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antispasmodico, astringente, emolliente, vulnerario.
foglie fresche, succo fresco.
tannino, mucillagine, acido malico e formico.
Due sottospecie di Semprevivum tectorum L., e la schottii, sono piante alpine che arrivano fino ad altitudini di 2.400-2.700 m. La specie tactorum può essere presente anche oltre i 2.000 m sulle rupi delle Alpi e degli Appennini centro-settentrionali. In pianura, cresce sopra i ruderi, tra i vecchi muri e sui tetti, come indica molto chiaramente il nom della specie, termine apropriatissimo ideato da Linneo, per queste piante. Pianta perenne, rustica, che assomiglia un poco al carciofo, è molto nota, ma forse non sono altrettanto conosciute le sue proprietà medicinali. Si può raccoglierla in qualsiasi periodo e non occorre farla essiccare; basta raccogliere una foglia fresca. Si può immaginare un medicamento più semplice? Il semprevivo serve per alleviare il dolore delle bruciature e curare le dermatosi e soprattutto i calli. Questa pianta ha pochissime esigenze; un pugno di terra, qualche rara pioggia; in terreni aridi la sua fioritura è più abbondante e più bella. Altre specie del Sempervivum sono piante ornamentali.
Sopravvivo, Erba da calli, Sempreío, Erba vouja, Articiochi mati, Erba da cài, Semparviv, Oregliàrie, Urciaela, Erba trouna, Orecine
Sempervivum tectorum L.
da 20 a 50 cm. perenne, stelo fiorale eretto, carnoso e molto foglioso; foglie basali a rosetta, sessili, grasse, imbricate, oblunghe, a punte acute spesso rosse, con lamine glabre e margini cigliati; fiori rosa striati di porpora (giugno-agosto), subsessili o brevemente picciolati, in corimbi terminali, 8-20 sepali, 8-20 carpelli divergenti; follicolo che si apre con una fenditura e contenente numerosi semi su due ranghi; il ceppo emette dei ricacci. Odore debole; sapore acidulo.
un po' ovunque nella Penisola e nelle Isole, dal piano alle zone montane; in terreni sassosi, sui tetti, nelle fenditure dei vecchi muri e sui ruderi; fino a 2.000-2.400 m.