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Erboristerie in Italia
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antispasomidico, astringente, colagogo, diuretico, vulnerario.
sommità fiorite (giugno-settembre); essiccare all'ombra o al sole; la pianta annerisce rapidamente, perde il suo odore e le sue proprietà perciò non conservare più di qualche settimana.
acidi, lipidi, vitamina C.
Questa pianta, molto graziosa, ha la caratteristica di far rapprendere il latte, dato l'evevato contenuto di sostanze acide. E' una pianta tintoria, infatti ha proprietà coloranti; con la radice si può tingere di rosso e con i fiori di giallo-arancione.
I suoi fusti, che col vento ondeggiano, sono fioriti di giallo oro e le foglie inserite ai nodi e disposte a stella sia sui fusti sia sui rami laterali.
Il nome del genere Galium deriva dalla denominazione data da Dioscoride a una pianta, galion, usata dai pastori greci per far coagulare il latte.
Dopo un lungo periodo di oblio, questa pianta è stata rivalutata nel XIX secolo come rimedio contro le crisi convulsive. Le proprietà adoperate oggi sono limitate ma più sicure; il gallio è astringente e cicatrizzante per uso esterno; antispasmodico e diuretico per uso interno.
Caglio, Erba zolfina, Reseghetta, Presuola, Erba nocca, Ingrassabue, galinetta, Erba quajèsa, Galazza, Battilingua
Galium verum L.
da 20 a 80 cm. perenne, fusto eretto, gracile, rotondo, glabro, poco ramoso; foglie strette, lineari, mucronate, da 6 a 12 in verticilli piatti, lucide sopra, pubescenti sotto con i bordi rivoltati (margine revoluto); fiori gialli (giugno-settembre), numerosi, piccoli, in pannocchie dense erette sulla sommità dei fusti; frutto piccolo, liscio, glabro; ceppo spesso, orizzontale, rizoma stolonifero sotterraneo. Odore debole e gradevole (come il miele); sapore molto particolare, acido.
presente un po' dovunque nella Penisola e nelle isole, ai margini di strade e di viottoli, nei campi e sulle colline, in zone incolte o erbose, in montagna; fino a 2.500 m.