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Erboristerie in Italia
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depurativo, diuretico, sudorifero
foglie, radice, succo
glucidi, protidi, lipidi
La barba di becco è una pianta che vive in luoghi umidi. Ha foglie strette e umide, la cui base inguaina il fusto. Il fiore, di colore giallo, sono piatti, allargati, si aprono al mattino per poi richiudersi il pomeriggio.
Conosciuta nell'antichità, Dioscoride la definì Tragopogon, barba di capra, per l'aspetto curioso del frutto, angoloso, oblungo e a forma di becco. Nel XVII secolo, Oliver de Serre, ministro di Enrico IV, la segnala come sersifi (salsifi).
Molto utilizzata è la radice, denominata sassèferica in quanto cresce anche in terreni rocciosi. Con la radice si possono preparare diversi piatti; l'acqua di cottura si utilizza come base per minestre e bevande. Con le foglie, che ricordano l'indivia e la cicoria, si preparano ottime insalate. La barba di becco è una pianta diuretica, depurativa e sudorifera.
Aio de prà, Barbabicch, Barba di prete, Erba del sol, Jerbe dolce, Latti d'oceddu, Persemolone, Sassèfrica, Tragopogono
Tragopogon pratensis L.
da 30 a 80 cm biennale, fusto eretto, semplice o ramoso, glabro; foglie diritte, lungo lo stelo, strette incavate, nella parte inferiore inguainanti, lungamente appuntite; fiori gialli (maggio-luglio), ligulati, in capolini solitari sul peduncolo, poco rigonfi sotto l'involucro, involucro con lunghe brattee su 1 rango; achenio quasi liscio, sormontato da un becco dotato di un piumetto; radice principale fittonante, fusiforme, forte, bruno chiaro, latice bianco.
diffusa in Italia centro-settentrionale, nei prati umidi, nelle regioni subalpine e pascoli alpini; fino a 2.000 m