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antisettico, detergente, diuretico, espettorante, stimolante, vulnerario.
pianta intera fresca, o secca, senza la radice.
un glucoside azotato, olio essenziale, enzimi.
L’alliaria, sconosciuta nell’antichità, ha fiori bianchi, che si aprono in primavera e adornano i viottoli delle zone umide e fresche. Essi sono melliferi, cioè producono nettare e il bestiame bruca volentieri l’intera pianta. L’alliaria, se strizzata, sprigiona un odore abbastanza forte di aglio; per questo il nome alliaria che deriva da allium. I suoi semi possono rimpiazzare quelli della senape nera. Non è tra le piante medicinali di maggior interesse, ma come antisettico può essere utile sia per uso esterno sia per uso interno. E’ consigliabile raccogliere la pianta al momento, quando si deve utilizzarla dato che, come molte Crucifere, perde gran parte delle sue proprietà con l’essiccamento. Per uso interno, è particolarmente raccomandato il decotto preparato con la pianta fresca, o meglio ancora il succo fresco. Secondo alcuni specialisti, i migliori risultati si ottengono, applicandole sulla parte malata, compresse di foglie fresche triturate, o utilizzando l’alcolaturo di alliaria.
Erba alliaria, Piè d’asino, Agghialora, Lunaria selvatica
Alliaria officinalis Andrz.
da 50 a 80 cm. biennale, fusto eretto, semplice, foglioso; foglie picciolate, crenate, quelle alla base reniformi, le altre a forma di cuore; fiori bianchi (marzo-giugno), in grappoli terminali che si allungano alla fioritura, 4 sepali, 4 petali, 6 stami, dei quali 2 più piccoli, 2 carpelli; siliqua lunga, dritta, su spessi peduncoli, che si apre in 2 valve a 3 nervature, semi striati, bruni, su n rango. Odore di aglio; sapore piccante, agliaceo.
Europa, tranne le regioni costiere mediterranee, zone fresche, siepi, margini di viottoli; fino a 800 m.