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Le proprietà antinfiammatorie e espettoranti della pianta dell'Abete Bianco lo rendono un rimedio naturale ed efficace per favorire il benessere del sistema respiratorio, alleviando sintomi quali raffreddore e tosse. Inoltre le gemme e le foglie si possono utilizzare per la cura dei geloni, per la cura della leucorrea, per la cura dell'ulcera cutanea e per la cura delle varici.
antiscorbuto, antisettico, antispasmodico, diuretico, espettorante, revulsivo, sudorifero.
aghi, resina fresca, gemme (primavera); essiccare in strati sottili.
olio essenziale, trementina, provitamina A
L’abete bianco era già presente sulla terra cinquantacinque milioni di anni fa. Ha resistito a tutti i capovolgimenti geologici dell’era quaternaria e, di generazione in generazione, è giunto alla nostre Era.
L'abete bianco è una pianta longeva, che può raggiungere anche 800 anni, l’abete bianco è una stupenda conifera, dal portamento maestoso, con grandi ramificazioni opposte e aperte che si accorciano verso la sommità.
Gli abeti bianchi formano densissime foreste; in Italia, sono caratteristici delle Alpi e dell’Appennino settentrionale; forniscono ottimo legname d’opera e alcune specie sono impiegate nella formazione di giardini. I medici, una volta, utilizzavano la trementina estratta dalla resina dell’abete bianco, mentre oggi è preferita quella derivata dal pino. I fitoterapisti usano sempre la resina fresca di questa Abietacea e anche gli aghi (foglie aciculari) e le sue gemme non ancora dischiuse. Queste ultime hanno le stesse proprietà di quelle del pino, ma sono difficili da essiccare e da conservare; però, data la loro importanza terapeutica, conviene usare particolare attenzione nella raccolta e nella manipolazione.
Abezzo, Abete comune, Abete avezzo, Abete nostrale, Pino bianco, Abete europeo, Edeltanne, Weisstanne
Abies alba Mill.
albero che può raggiungere un'altezza di 50 m, tronco diritto, corteccia liscia, biancastra, poi nerastra, rami disposti a piani orizzontali, cime più folte con l’età avanzata, gemme resinose, aghi semplici, piani, posti su 2 ranghi, verde scuro, brillanti sopra, persistenti da 8 a 11 anni; fiori (aprile-maggio), monoici, amenti maschili inseriti sulla parte interna dei rami, amenti femminili prima rossastri, poi verdi e bruni, che formano, in seguito, lunghi coni eretti (16 cm), con brattee acuminate che cadono con i semi dispersi dal vento. Odore un poco citrino; sapore un poco acre.
boschi delle zone montane e subalpine; sporadico sugli Appennini fino alla Calabria; da 800 a 1800 m.