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Erboristerie in Italia
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antidiabetico, astringente, glattofugo, ipotensivo, vaso-dilattatore, vulnerario.
foglie mondate, in ogni stagione, in marzo se sono da conservare.
glucidi, sali minerali, acidi organici, vitamina C, pectine, tannino, flavonoidi, un alcaloide (vincamina).
La pervinca cresce nei nostri boschi formando tappeti estesi sempreverdi. In febbraio compaiono corti rametti con un fiore terminale di un bellissimo azzurro-violetto (dal nome del fiore blu-pervinca). Questa pianta ha la proprietà terapeutica di "legare" ed ha una grandissima capacità di sopravvivenza agli inverni più rigidi.
Nel Medioevo il fiore era utilizzato per preparare filtri d'amore. Nel 1539, Agricola la consigliava per curare l'angina e Mattioli, nel 1554, per curare l'epistassi. La pervinca è soprattutto un ottimo tonico amaro, raccomandato in caso di leggere anemie, di convalescenze difficili o di mancanza di appetito. Un alcaloide, la vincamina, estratto dalla pervinca, abbassa la pressione arteriosa e dilata i vasi; inoltre, sostanze estratte da una specie di pervinca esotica si sono dimostrate utili per la lotta contro diverse forme di cancro.
Erba vinca, Fior di morto, Sciò da morto, Giocchinèt, Erba serena, Violetta d'invern, Canioela, Viola mata, Vinga pervinga
Vinca minor L.
da 15 a 20 cm. perenne, fusto strisciante da 1 a 3 m, prostrato, radicante; foglie opposte, ovali ellittiche, lucide, persistenti; fiori blu-violetti (febbraio-maggio, talvolta una seconda fioritura autunnuale), isolati, peduncolati all'ascella delle foglie, 5 epali a punta, 5 petali distesi, tagliati obliquamente, 5 stami, 1 stilo, 1 stimma piatto; frutto raro, follicolo dippio con parecchi semi.
luoghi erbosi, lungo le siepi, boschi dalle regioni mediterranee a quelle subalpine, comune in gran parte d'Italia; fino a 1.300 m.