- Curarsi con le erbe
- Erbe e piante officinali
- Mondo vegetale
-
Erboristerie in Italia
Cerchi un'erboristeria?
Noi ti aiutiamo a trovarla!
cicatrizzante, colagogo, lassativo, purgativo.
corteccia viva dei fusti (maggio-agosto), essiccata e fatta a strisce.
tannino, glucosidi antracenici, mucillagine, gomma.
La frangola vive in macchie poco folte e cresce nei sotto boschi umidi, vicino ai stagni e agli acquitrini. Ha rami molto fragili che hanno dato orgine al suo nome botanico, che deriva dal latino frangere, rompere. La frangola somiglia un po' all'ontano e allo spincervino, infatti alcuni nomi dialettali risentono di questa somiglianza.
Ha foglie ovali, tondeggianti, con la pagina superiore segnata da 8-12 paia di nervature in rilievo e parallele e i suoi frutti sono rossi, grossi come un pisello, che diventano neri a maturazione.
Gli antichi la disprezzavano, ma all'inizio del XIV secolo, la frangola è stata citata, per la prima volta, in un testo di Pietro Crescenzi, agronomo italiano. Due secoli più tardi, il suo impiego è stato codificato dal Mattioli, che consigliava di non usare la droga fresca.
Oggi si utilizza la seconda corteccia, chiamata anche corteccia interna, essiccata, ridotta in polvere e setacciata.
Se usata scrupolosamente l'azione lassativa è costante e del tutto innocua.
Attenzione!drupe: non si mangiano; corteccia: da usare soltanto un anno dopo l'essiccamento. |
Frangua, Onerella, Fragna, Ranno, Verna puta, Puzzolana, Capotosto, Olnar salvadi, Nerprun, Spino cervino minore
Frangula alnus Mill.
da 1 a 4 m, eccezionalmente fino a 6 m. arbusto, tronco eretto; rami orizzontali flessibili, alterni, non spinosi; corteccia, da giovane bruno-rossastra poi grigio-nerastra screpolata di bianco; foglie alterne, caduche, ovalo-ellettiche, talvolta sinuate, lucenti dopra, con 8-12 paia di nervature in rilievo, parallele, quasi diritte; fiori verdastri (aprile-luglio), emafroditi, a 5 sepali, 5 petali ovali, 5 stami, stilo semplice, riuniti a 2-10 in fascetti ombrelliformi; drupe verdi, poi rosse, nere a maturazione. Odore quasi nullo; sapore amaro, agro.
in Italia settentrionale, nei boschi umidi, in pianura e in montagna; terreni silicei, argillosi; fino a 1.000 m.