Cure e rimedi naturali con il Tamaro

Tamaro

Proprietà naturali del Tamaro

emolitico, risolvente.

Parti utilizzate del Tamaro

rizoma (dicembre); conservarlo in luogo al fresco, immerso nella sabbia, oppure tagliarlo a dischi ed essiccarlo nel forno.

Elementi estratti dalla pianta del Tamaro

ossalato di calcio, una sostanza istaminosimile, mucillagine, glucidi.

Descrizione della pianta del Tamaro

Il tamaro ha fusto sottile che si avvolge attorno agli alberi o ai pilastri dei pergolati. E' il solo parente europeo delle piante di igname tropicali. Le radici, che sembrano delle grosse rape, si assomigliano molto; sono spesso carnose, talvolta pesanti parecchi chilogrammi, e molto tossiche crude. Cotte a lungo, cambiando parecchie volte l'acqua, si potrebbero consumare senza pericolo. Dal punto di vista medico si utilizza la pianta solo per uso esterno. Il rizoma, tritato, impastato, bollito, si usa come cataplasma, sulle contusioni di ogni tipo. Gli omeopatici, secondo il loro principio di curare il male col male, una volta prescrvevano, a dosi infinitesimali, contro le isolazioni, una tintura ricavata dal tamaro.
I frutti del tamaro sono bacche rosso fiammante di cui merli e tordi sono ghiotti. Le bacche sono velenose, pericolosissime e possono essere confuse con le bacche di ribes rosso.

Attenzione!

non inghiottire.

Nomi comuni del Tamaro

Uva tamina, Tanno, Ligabosco, Vite nera

Nome scientifico del Tamaro

Tamus communis L.

Galleria immagini del Tamaro

Il botanico che ha classificato il Tamaro

Classificazione del Tamaro

Riconoscere la pianta del Tamaro

da 2 a 4 m. perenne, fusto erbaceo, gracile, cilindrico, volubile, sinistrorso, ramificato, senza viticci; foglie alterne, picciolate, semplici, a cuore con la punta rivolta in basso, verdi, lucide, sottili, con 5-7 nervature; fiori verde pallido (marzo-luglio), dioici, in spighe aperte, all'ascella delle foglie, corte quelle femminili, lunghe quelle maschili; bacche rosse, lucide; grosso ceppo tuberoso, a forma di enorme rapa, carnoso, nerastro all'esterno, biancastro al taglio. Odore debole; sapore acre, amaro (radice); acidulo poi bruciante (bacche).

Habitat del Tamaro

diffuso in tutta Italia, dal mare fino alle zone collinari e submontante, nei boschi, nelle macchie; fino a 1.200-1.400 m.

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