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Erboristerie in Italia
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diuretico, galattofugo, tonico, vulnerario.
pianta fresca o essiccata, succo fresco (tutto l'anno); essiccare all'imbra e all'aria.
ssali minerali, soprattutto di silicio e potassio.
Il genere Stellaria deriva dal latino stella, per la forma di piccole stelle bianche che hanno i suoi fiori. Il nome volgare, morso di gallina, invece, allude all'avidità di questi volatili, per i semi e le foglie della pianta.
Il centocchio ha fusti molli, che rimangono prostrati al suolo in mancanza di altra vegetazione, mentre, in presenza di altre piante, si avvolge ad esse, raddrizzandosi in cerca di luce. Ha fiori molto piccoli e quindi poco visibili, ma, a volte, non emettono petali per cui rimane solo il calice verde che si confonde facilmente con il fogliame; la sera o quando piove, i fiori si chiudono. Il centocchio è dotato di grande vitalità tanto che si possono enumerare sino a cinque generazioni in un anno, emesse dalla stessa pianta.
Il centocchio, sconosciuto nell'antichità e nel Medioevo, viene scoperto da un noto fitoterapista bavarese, Kneipp, che ne apprezza le qualità calmanti delle irritazione delle vie respiratore. In campagna, la pianta fresca viene consumata in insalata o cotta.
Centonchia, Morso di gallina, Erba lugarina, Pavarazza, Erba oselina, Gallinella, Beccagallina, Oricchi di surci
Stellaria media (L.) Vill.
da 10 a 40 cm. annuale, fusti deboli, raggruppati, rampicanti o ricadenti, nodi molto marcati; foglie glabre, intere, molto picciolate, opposte; fiori bianchi (febbraio-novembre), peduncolati, alle ascelle delle foglie della sommità del fusto, a stella, 5 petali corti, 3 stili; capsula a 6 denti.
comune in Europa, terreni umidi, giardini, lungo i viottoli; fino a 2000 m.