Cure e rimedi naturali con la Celidonia

Celidonia

Proprietà naturali della Celidonia

antispasmodico, coleretico, ipotensivo, purgativo.

Parti utilizzate della Celidonia

foglie, radice, latice fresco (prima della fioritura); la radice annerisce durante l'essiccamento.

Elementi estratti dalla pianta della Celidonia

alcalodi, saponine, pigmenti, acidi.

Cure e rimedi con la pianta della Celidonia

Descrizione della pianta della Celidonia

La celidonia, il cui nome deriva dal greco chelidôn, rondine, fiorisce alla prima comparsa di questi uccelli. Pianta perenne, cresce spesso sui ruderi nei terreni freschi. Il nome toscano, erba da porri, è dato perchè il succo che si estrae da questa pianta può eliminare le verrucche (porri) con la stessa efficacia dell'azoto liquido usato dai dermatologi.
Nell'antichità, la celidonia, era nota come pianta dalla prorprietà oftalmica. Nel Medioevo, veniva usata spesso dagli alchimisti in quanto la ritenevano dotata di poteri soprannaturali. 
La celidonia, appartenendo alla famiglia dei papaveri, contiene anch'essa alcaloidi tossici: fresca è velenosa e anche essiccata è assolutamente sconsigliabile consumarla, senza precise prescrizioni mediche. Gli omeopatici utilizzano la radice. Come uso esterno non si deve applicare mai su ferite aperte in quanto il succo caustico può danneggiarle.

Attenzione!

per uso interno soltanto su prescrizione medica.

Nomi comuni della Celidonia

Erba nocca, Siricagna, Erba maistra, Erba mornera, Zeligogna, Ziluvigno, Rundinaria, Papagno selvaggio, Erba da porri

Nome scientifico della Celidonia

Chelidonium majus L.

Galleria immagini della Celidonia

Il botanico che ha classificato la Celidonia

Classificazione della Celidonia

Riconoscere la pianta della Celidonia

da 20 cm a 1 m. perenne, fusto ramificato cilindrico, villoso, fragile, che si spezza facilmente, nodoso, succo lattiginoso giallo-arancio; foglie pennate, lobi come le foglie della quercia, verde tenero sopra, glauche sotto, molli; fiori giallo dorato (maggio-settembre), 4 petali arrotolati nel bocciolo, poi disposti in croce e distesi, raggruppati in ombrelle rade, numerosi stami, 2 sepali gialli, caduchi; siliqua stretta (3-4 cm) che si apre dalla base verso l'alto; rizoma spesso con molti fusti. Odore nauseabondo; sapore acre, amaro.

Habitat della Celidonia

comunissima in Italia, lungo le siepi, sulle macerie, nei luoghi freschi e ombrosi; fino a 1500 m.

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